• 1989 – La Scintilla viene costituita con atto pubblico come associazione da un gruppo di parenti e amici di ragazzi con disabilità intellettiva con l’intento di costruire “”;
  • 1990-1992 Chiaiano, Via Vecchia Napoli, 22 – con un gruppo di 6 /7 ragazzi ed alcuni volontari La Scintilla apre i battenti in una sede messa a disposizione da una delle famiglie dei ragazzi ospiti. Le attività consistono nello stabilire regole e compiti della vita di gruppo: lavori domestici, giardinaggio e artigianato semplice.
  • 1993-1995 La sede di Chiaiano , per sopravvenute difficoltà, diventa indisponibile. La piccola casa-laboratorio viene trasferita in Via Tasso, presso un appartamentino messo a disposizione da un’altra famiglia amica.
  • 1996 Una nuova socia la sig.ra Livia de Vera offre alla Scintilla, in comodato d’uso, un appartamento sito in Salita San Raffaele. Alcuni dei ragazzi trovano , intanto, una diversa accoglienza mentre nuovi ne arrivano. Anche tra i volontari c’è un forte avvicendamento.
  • 1997 L’”Association Femmes d’Europe” di Bruxelles regala alla Scintilla un pulmino Piaggio che facilita largamente le attività del laboratorio. La sig.ra de Vera dona alla Scintilla l’appartamento, prima offerto in comodato.
  • 1998 La Scintilla riceve in regalo il suo primo forno per la ceramica ed un computer.
  • 1999 Modifica statutaria per adeguamento al regime ONLUS.
  • 2001 Ottenimento della personalità giuridica da parte della Giunta Regionale della Campania. Nuovo pulmino, necessario perché il Porter Piaggio non è più sufficiente. Con l’aiuto del “Pio Monte della Misericordia” e la vendita del vecchio si raggiunge la somma per un Volkswagen a 9 posti.
  • 2002 Gli operatori pensano di formare una cooperativa per meglio gestire le sempre più impegnative attività del laboratorio. Questa iniziativa non andrà a buon fine per motivi organizzativi.
  • 2003 Viene ufficialmente dichiarata l’inagibilità dello stabile di Salita San Raffaele nel quale operiamo, a causa di fenomeni di schiacciamento e di cedimento dei muri portanti. L’associazione si trasferisce provvisoriamente in un piccolo appartamento di proprietà della famiglia di uno dei ragazzi, momentaneamente libero.
  • 2004 Il “Pio Monte della Misericordia” concede all’Associazione in comodato d’uso un appartamento nello stabile di Via dei Tribunali, 253 al 3° piano, privo di barriere architettoniche e completamente rispondente alle necessità dell’Associazione. Nello stesso anno, la Scintilla vince un bando regionale , con fondi europei, a favore di case-famiglia per disabili. Il bando finanzia l’avviamento e la gestione della casa-famiglia per due anni e permette di strutturare il progetto di casa-famiglia per il “dopo di noi” al quale partecipano 8 giovani con disabilità
  • 2007 L’appartamento di Salita San Raffaele viene venduto ed il ricavato acquisito nel patrimonio della Scintilla.
  • 2008 il “Pio Monte della Misericordia” concede altro spazio alle attività dell’Associazione con un nuovo comodato senza limiti di tempo.
  • 2009-2016 La Scintilla per cinque giorni settimanali dalle 9,00 (i ragazzi vengono prelevati con pullmino) fino alle 18,30 (ora in cui i ragazzi vengono riaccompagnati a casa) svolge attività di casa-famiglia e laboratorio,consentendo quando necessario il pernottamento.
  • 2016: affianco al progetto di vita autonoma sostenuto dalle famiglie dei ragazzi residenti, si avvia l’attività di accoglienza di altre famiglie del territorio. Le attività si strutturano articolandosi intorno a progetti di formazione professionalizzante, recupero e mantenimento delle abilità cognitive, laboratori artigianali e attività psicomotorie e sportive. L’associazione diventa anche sede dell’Agenzia di Cittadinanza della quarta municipalità con il Comune di Napoli. Si struttura la Rete del Pio Monte della Misericordia della quale La Scintilla fa parte con forte coinvolgimento.
  • 2017: grazie ad una donazione del Rotary vengono sostituiti gli infissi della sede e grazie alla donazione di un privato viene strutturata l’equipe educativa e la supervisione che permette agli operatori ed ai volontari una formazione costante ed una forte crescita professionale.
  • 2018: iniziano i progetti di inclusione sociale e lavorativa. L’associazione viene considerata un’attività istituzionale del Pio Monte, offrendo possibilità di amicizia e ampia partecipazione sociale a circa 30 ragazzi con disabilità ed insieme sostenendo le loro famiglie nel percorso di autonomia dei figli ormai adulti.